L’arte sovversiva di Banksy si mescola quest’anno alla notte più buia. Il Museo Banksy di Madrid, situato ad Arganzuela, celebrerà Halloween venerdì 31 ottobre 2025 con un programma speciale che trasformerà le sue sale in un viaggio tra arte e macabro. Inoltre, ci saranno dolcetti per tutti, un truccatore a tema e una promozione 2 per 1 sui biglietti della Fever valida dalle 18:00 alle 21:00.
Al di là di Halloween, il museo dispone di uno Screen Printing Workshop, un laboratorio di serigrafia che utilizza la stessa tecnica con cui Banksy ha diffuso le sue opere in tutto il mondo. Nato come attività per bambini, dopo un’ottima accoglienza da parte del pubblico è stato aperto a tutte le età e sarà mantenuto in modo permanente. Si svolge ogni giovedì, dalle 11 alle 13, con un supplemento di 9,50 euro (applicabile a qualsiasi tipo di biglietto) e comprende la creazione del proprio pezzo da portare a casa.
Cosa troveremo al Museo Banksy il 31 ottobre?
Il Museo Banksy di Madrid si trasformerà in una galleria a metà strada tra l’arte urbana e l’inquietante. I mietitori di Banksy (sì, quelli con l’iconica faccia felice) si aggireranno per le sale tra le oltre 170 riproduzioni esposte, aggiungendo un tocco misterioso e fotogenico alla serata. Inoltre, una truccatrice sarà a disposizione dalle 18:00 alle 21:00, ci saranno dolcetti e un’atmosfera speciale che trasformerà lo spazio in una cornice perfetta per una dolce notte di arte e ombre.
Un viaggio permanente attraverso l’opera e il messaggio di Banksy
L’obiettivo di questo museo è quello di ripercorrere l’opera del maestro della street art attraverso più di 170 riproduzioni e di analizzare come e perché sia riuscito a lasciare il segno nella storia dell’arte mondiale senza dover mostrare il proprio volto. Inoltre, ruota attorno all’eterno dibattito sui graffiti (arte o vandalismo?) e propone, opera per opera, riflessioni sulla natura provocatoria e rivoluzionaria delle opere di Banksy.
Banksy o l’eterno dibattito
Da anni la figura di Banksy è entrata nell’immaginario collettivo con un proprio discorso politico, inseparabile dalla realtà sociale in cui si trova. Ogni azione, ogni graffito, genera notizie internazionali. Incisivi, sfrontati, diretti, scomodi e senza filtri, i lavori di questo artista vanno oltre la tela o il muro di strada.
Ad esempio, nel 2015 ha inaugurato il lugubre parco divertimenti Dismaland nel Somerset, un’opera d’arte effimera, in totale antitesi con Disneyland, i cui materiali sono stati utilizzati per costruire rifugi per gli immigrati a Calais. Oppure il Walled Off Hotel, l’albergo “con la peggiore vista del mondo”, situato a Betlemme di fronte al muro costruito da Israele intorno alla Cisgiordania per racchiudere il territorio presumibilmente “occupato” dai palestinesi.
Per anni, la figura di Banksy è stata introdotta nel nostro immaginario collettivo con un proprio discorso politico, inseparabile dalla realtà sociale in cui si trova. Ciò ha generato due posizioni: una di difensori e l’altra di detrattori di questo prolifico artista che ha iniziato la sua carriera nella street art e in contesti piuttosto disagiati. Ora, questo nuovo Museo Banksy ci avvicina al suo sguardo impegnato attraverso una mostra immersiva permanente.


