Una curva semplice e innocua ha cambiato tutto. Il famoso simbolo Nike non solo rappresenta il marchio, ma è ormai parte dell’immaginario collettivo. Dal 12 novembre al 25 gennaio 2026, TeamLabs/Madrid aprirà le porte di una mostra che riunirà diversi oggetti e pezzi della famosa casa sportiva. I biglietti sono appena stati messi in vendita.
NIKE. Design in motion ( organizzata da La Fábrica in collaborazione con TeamLabs/) è un viaggio attraverso i suoi quasi sei decenni di storia in continua evoluzione: dall’emblematico logo Swoosh alle innovazioni d’avanguardia come la suola Air, alle collaborazioni con atleti e designer (Michael Jordan, Serena Williams, Virgil Abloh, Comme des Garçons…) e all’impatto culturale del marchio. Oggi Nike ha un fatturato di oltre 50 miliardi di dollari all’anno e i suoi prodotti vengono progettati dalla sede centrale di Portland, nell’Oregon.

A cura di Glenn Adamson (curatore e storico americano specializzato in arte contemporanea), la mostra arriva per la prima volta in Spagna dopo essere stata inaugurata lo scorso anno in uno dei centri di design più importanti del mondo: il Vitra Design Museum, situato a Weil am Rhein. In essa potremo entrare e scoprire cosa succede nei suoi laboratori e conoscere il lavoro di ingegneri, designer, scienziati…
Cosa troverete nella mostra Nike

Come ha fatto Nike a trasformare lo sport in moda? Come è riuscita a cambiare le regole del design? Per rispondere a queste domande, la mostra riunisce oggetti tra cui prototipi sperimentali di modelli (come la Waffle Trainer, l’Air Force 1 e la Shox), immagini e video storici, schizzi di design… Tutti appartenenti al Department of Nike Archives, l’archivio interno dell’azienda definito come “un luogo dove trovare ispirazione nel passato per immaginare il futuro” e che viene esposto per la prima volta in Spagna.
La mostra, organizzata in quattro sezioni, contiene molti campioni ed esperienze all’interno della proposta.
La prima parte, Track, racconta la nascita di Nike (nome che si riferisce alla dea greca della vittoria), un marchio fondato da Phil Knight e Bill Bowerman all’inizio degli anni Sessanta come azienda locale da amanti dello sport per amanti dello sport. Knight era un corridore e Bowerman il suo allenatore, e i primi dipendenti erano atleti. In questa prima parte vengono riassunti i momenti chiave della sua storia, in cui si dipana l’intenso e stretto rapporto tra Nike e gli atleti, la ricerca e il design.

La seconda parte, Air, è un viaggio attraverso il decennio degli anni ’80, il momento in cui Nike entra con forza nel mercato internazionale e si sposta dal mondo dell’atletica per allargare il cerchio: skate, calcio, tennis, basket… con le già iconiche collaborazioni con atleti come Michael Jordan o Andre Agassi. Questo è stato anche il momento in cui la cultura pop (e in particolare l’arrivo del modello Air Max ’87) ha fatto irruzione ben oltre lo sport.
La terza sala, Sensation, è dedicata al decennio degli anni ’90, decisivo per lo sviluppo tecnologico del marchio con l’apertura del Nike Sport Research Lab. Un laboratorio che scava nella scienza del corpo e del movimento per perfezionare i design del marchio, la ricerca sulla sostenibilità e i nuovi materiali.

L’ultima era (Relation), ci porta al pop, alla cultura di massa e ai nomi del design mondiale come Marc Newson, Tinker Hatfield o Virgil Abloh (e così via fino a cinquanta collaborazioni) che hanno unito e uniscono Nike alla vita quotidiana dei suoi acquirenti e dei suoi fan. Come? Sotto forma di moda, videoclip, persino film. Nike come forma di espressione e costruzione dell’identità.
