Da qualche parte tra le estati dell’infanzia e le interminabili conversazioni del dopocena, l’immagine di una roulette che gira, del pubblico che canta “vai al jackpot, oe!” e dei presentatori che sembrano non stancarsi mai di fare domande apparentemente facili dal divano è impressa nella nostra mente. BuzzAttack recupera quell’energia e la installa nel cuore di Chamberí, su un vero set dove i concorrenti non sono più dall’altra parte dello schermo. Verrà inaugurato a novembre e, attenzione, sono appena stati messi in vendita i biglietti per poterlo vedere di persona.
Nell’esperienza, i partecipanti dovranno affrontare sfide di ogni tipo, dall’indovinare canzoni e videoclip all’indovinare i prezzi e rispondere a domande di cultura generale. Il tutto con la tensione e l’eccitazione della roulette che gira al centro, i riflettori… e la competizione tra amici.
Quali quiz troveremo in BuzzAttack?
Tra i test c ‘è un classico: riconoscere canzoni e videoclip che fanno parte dell’immaginario collettivo. Facile sul divano di casa; tranne quando i riflettori brillano e il conto alla rovescia suona più veloce del solito.
Ci sarà anche il round del prezzo giusto, che sembra semplice finché un prodotto non costa 2 euro in più di quanto si era giurato. L’intuizione e la memoria televisiva si mescolano agli applausi del pubblico… e all’occasionale “joker, joker” (un riferimento solo per i veri fan della TV) lanciato in sottofondo.
Non manca la cultura generale, che sul podio diventa un vero e proprio sport a rischio: quel capitale sempre dimenticato o quella data storica mai ricordata. E per finire, le prove di velocità e di riflessi, dove la roulette e il pulsante rosso diventano protagonisti assoluti.
Le sfide includono anche cenni a format universali: dal Quiz Classico e l’ingegno di Jeopardy! alla strategia di Tictactoe, l’adrenalina di Supermarket Sweep o la follia di Wipeout.
Più di un quiz show televisivo
BuzzAttack è pensato per i gruppi che vogliono condividere un’ora di adrenalina televisiva. La competizione può essere a squadre o individuale, ma sempre con la stessa premessa: l’emozione di girare la ruota, sentire il verdetto e vivere, anche solo per un momento, come se si stesse giocando un jackpot storico.
Questo scenario può essere utilizzato per feste di addio al celibato/nubilato, team building, compleanni o semplicemente come scusa per riunire le persone e vedere chi ha la memoria, l’intuito o i riflessi migliori. Perché, come in quei concorsi che si guardavano in famiglia, il premio non è sempre la cosa più importante: ciò che resta è la storia che si racconta dopo.


