
La sua splendida università del XV secolo, la sua collezione di resti archeologici e il suo quartiere medievale non solo rendono Alcalá una destinazione attraente per chi vive vicino a Madrid, ma anche un luogo che vale la pena visitare da qualsiasi parte del paese. Questa settimana la città ha ricevuto il riconoscimento di Miglior Destinazione Turistica Urbana della Spagna nel 2024, in un anno in cui ha accolto mezzo milione di persone a Natale e più di 400.000 al suo Mercato Cervantino, uno dei più importanti d’Europa.
Competur – un’organizzazione formata da Cerveceros de España, Hostelería de España e dalla Confederazione spagnola degli alberghi e degli alloggi turistici – ha consegnato il premio a Isabel Ruiz Maldonado, primo vicesindaco e assessore al turismo di Alcalá de Henares, durante una cerimonia tenutasi presso il Congresso dei Deputati.
L’evento si è svolto a pochi giorni dall’inizio della Fiera Internazionale del Turismo di Madrid (FITUR), dove, per l’ennesima volta, Alcalá de Henares avrà uno stand per presentare gli eventi che organizzerà quest’anno e le risorse che utilizzerà per continuare a crescere nel settore turistico.
Un percorso attraverso la città di Cervantes
In occasione del premio appena ottenuto dalla città, vale la pena fare un breve tour delle sue attrazioni culturali più importanti. Per gli amanti della storia, la prima tappa è la Plaza de las Bernardas, dove si trova il Museo Archeologico Regionale: un edificio del XVI secolo con i mosaici romani meglio conservati della regione di Madrid.
Dalla piazza del museo si può vedere parte del palazzo-fortezza che fu residenza degli arcivescovi di Toledo, un monumento imprescindibile in una prima visita ad Alcalá. Camminando verso la famosa Plaza de Cervantes ci si imbatte nel Museo della Casa Natale di Cervantes, che ruota attorno alla figura del creatore di Don Chisciotte.
Una volta arrivati in Plaza de Cervantes, possiamo entrare in uno dei teatri comici più antichi d’Europa, aperto per la prima volta all’inizio del XVII secolo. Prima di perdersi tra i bar della bella Calle Mayor, è d’obbligo una visita ai gioielli architettonici dell’Università di Alcalá, dove studiarono, tra gli altri, Francisco de Quevedo e Andrés Manuel del Río.