L’edificio che ospitava la leggendaria libreria Central (Postigo de San Martín, 8) ora ospita un tempio per i videogiocatori. Si tratta di OXO, un museo innovativo che è arrivato in Spagna per la prima volta a metà del 2023 a Malaga. Dopo dodici mesi di successi, ha deciso di espandersi e di aprire una nuova sede per diffondere la storia e l’eredità dei videogiochi nella capitale.
OXO Madrid aprirà le porte ai primi visitatori il 4 dicembre. I biglietti d’ingresso generali sono già in vendita sul sito ufficiale del museo e costano 21 euro. Per le persone con disabilità e i bambini tra i 5 e i 13 anni, il costo è ridotto a 16 euro.
Con la sua posizione strategica – un palazzo del XIX secolo a pochi metri da Callao – e le sue decine di giochi, OXO mira a diventare un punto di incontro per una grande comunità di giocatori a livello nazionale e a incoraggiare la creazione di nuovi progetti tecnologici.
Il paradiso dei giocatori ha una collezione fissa che mostra l’evoluzione dei giochi elettronici in settant’anni. Dispone inoltre di mostre temporanee, un negozio di souvenir, laboratori didattici e incontri con sviluppatori e professionisti dell’industria dei videogiochi.
Per differenziarsi dalla sede andalusa, il suo programma comprende esperienze immersive di ogni tipo: da un gioco di serpenti su un telefono cellulare gigante ad aree ricreative per giocare su macchine leggendarie di Nintendo, Sony, Microsoft e altri giganti del settore. Spiccano le aree di realtà virtuale, dotate della migliore tecnologia del settore.
I fondatori di OXO sono i fratelli Ramos, responsabili di Kaiju Group: un’azienda di Malaga specializzata nello sviluppo di videogiochi, nella formazione e negli eventi. Molte delle loro iniziative sono sviluppate attraverso il Gamer Camp e la Escuela Superior de Videojuegos y Arte Digital (EVAD). Uno dei progetti più famosi di Kaiju è FreakCon: un evento che celebra la cultura e l’orgoglio geek con mostre, concerti e gare di cosplay.
Che fine ha fatto La Central?
Mentre gli organizzatori di OXO si preparano all’apertura, La Central si sta adattando ai suoi nuovi locali, che si trovano proprio di fronte al museo. La libreria ha dovuto lasciare il palazzo elisabettiano in cui si trovava da un decennio a causa delle pressioni del settore immobiliare. In un comunicato, i proprietari dell’iconica libreria hanno affermato che “embarghi, cause legali, aste e le ambizioni dei nuovi proprietari” possono rendere “impraticabile” un progetto come il loro. Di conseguenza, “non hanno avuto altra scelta” che trasferirsi.