A poco più di un mese dall’approvazione nell’ultimo Consiglio dei ministri dell’estensione dei sussidi al trasporto pubblico al 23 dicembre 2024, ieri è stato annunciato che i prezzi scontati non saranno goduti nel 2025. Si tratta di una delle misure che la Plenaria del Congresso aveva previsto di far convalidare o abrogare mercoledì, ma alla fine la mancanza di sostegno ha fatto pendere la bilancia a favore della seconda opzione.
Questi sussidi ai trasporti erano in vigore dal 2022, dopo essere stati applicati come risposta alla crisi derivante dalla guerra in Ucraina. L’ultima proroga è stata approvata, come abbiamo detto, alla fine del 2024 per un periodo di 6 mesi: in altre parole, gli sconti sarebbero continuati fino al 30 giugno 2025.
Inoltre, a partire dal 1° luglio, era prevista l’entrata in vigore di un nuovo schema di bonus per incoraggiare l’uso del trasporto pubblico collettivo. Questo prevedeva, ad esempio, la creazione di un unico abbonamento mensile da 20 euro “per tutte le aree di ogni hub Cercanías e interoperabile tra i diversi hub in cui è suddivisa la rete nazionale”, secondo la Moncloa.
Questa misura è stata inclusa nel cosiddetto decreto “omnibus”, che ha preso in considerazione anche altre misure, come l’aumento delle pensioni.
Quindi, quali sconti cadranno con l’annullamento del decreto?
L’abrogazione del provvedimento significa che i sussidi approvati a partire dal 2022 sui trasporti statali che li avevano cadranno. Questi sussidi includono:
- Uno sconto del 30% sulle carte di viaggio per più viaggi.
- Uno sconto del 50% sui trasporti urbani, metropolitani e interurbani.
- Viaggi gratuiti sui treni a media distanza.
Come ha appreso El País da fonti del Ministero dei Trasporti, coloro che hanno acquistato nei giorni scorsi l’abbonamento ai trasporti con uno sconto fino al 100% e valido per questo quadrimestre potranno “continuare a utilizzare i servizi di treni e autobus senza effettuare alcun pagamento aggiuntivo”. Tuttavia, coloro che desiderano acquistare una nuova tessera di viaggio non potranno farlo dopo il 23 gennaio.
Con questa deroga, secondo lo stesso giornale,“cesserà anche l’aiuto del Governo per il trasporto regionale, che finora è stato integrato dai governi regionali”. Nel caso della Comunità di Madrid, sia il governo che il governo regionale contribuivano per il 30%, il che significava che i madrileni e le madrilene godevano di uno sconto del 60%.
Il Consorzio Regionale dei Trasporti di Madrid (CRTM), consultato da Madrid Secreto, ha già spiegato cosa succederà alle tariffe dopo questa novità: ve lo raccontiamo in dettaglio in questo articolo. E in quest’altro articolo troverete informazioni sulle tariffe delle Cercanías di Madrid.
Nel caso delle Cercanías, è importante notare che queste tariffe potrebbero essere modificate nel caso in cui il Consiglio dei Ministri del 28 gennaio approvi un nuovo decreto legge che riattivi le sovvenzioni.