Il fatto che gli abitanti di Madrid siano conosciuti come “gatti” è una peculiarità che può essere facilmente estrapolata al carattere stesso della città: la capitale è anche un animale notturno. Lo dimostra la popolarità dei cocktail bar di Madrid, che vanta locali emblematici come il Museo Chicote. Una popolarità che oggi stanno (ri)acquisendo, soprattutto perché hanno saputo leggere e adattarsi alle nuove tendenze.
Sono finiti i tempi in cui i bar che offrivano cocktail di qualità si contavano sulle dita di una mano e il consumo era prevalentemente notturno: il “tardeo” è entrato nel nostro vocabolario grazie al fatto di essere entrato per primo nelle nostre abitudini. In questa nuova scena dei cocktail , stanno acquistando importanza ingredienti come l’innovazione e l’impronta personale di ogni autore, un aspetto di cui Madrid può vantarsi: ha il Best Bartender World Class of Spain 2021.
Alcuni la considerano un’arte, altri una forma di artigianato. E, in misura maggiore o minore, anche come una disciplina con un certo senso dello spettacolo. Comunque sia, in questo articolo diamo uno sguardo ad alcuni dei cocktail bar di Madrid che, con le loro creazioni, pongono la capitale come punto di riferimento da tenere in considerazione sulla mappa della mixologia.
1. Angelita
Il seminterrato del ristorante Angelita ospita il Best Cocktail Bar di Spagna 2021 secondo Fibar, la più importante fiera del settore nel nostro Paese. In sei anni, il cocktail bar guidato da Mario Villalón ha vinto questo premio in altre due occasioni. I suoi cocktail fatti in casa, con prodotti freschi di stagione provenienti dal suo orto di Litos (Zamora) – da cui, ad esempio, provengono i pomodori per i suoi famosi Bloody Mary –sono una tappa fondamentale in un ambiente in cui non è stato facile distinguersi: nella stessa strada si trovano altri due cocktail bar di spicco, Cock e Del Diego.
📍 Calle Reina, 4 (Chueca)
2. 1862 Dry Bar
1862 Dry Bar, con un look classico e un menu che si concentra principalmente sui cocktail tradizionali – senza però rinunciare a nuove proposte -, ha aperto i battenti nel maggio 2012 a Malasaña. Il suo nome è un doppio riferimento: all’anno di costruzione dell’edificio in cui si trova e al primo libro di ricette di Jerry Thomas, “How To Mix Drinks”, considerato il padre della moderna mixologia. Per due anni consecutivi, il loro buon lavoro gli è valso un posto nella classifica dei “50 migliori bar del mondo”.
📍 Calle Pez, 27 (Malasaña)
3. Salmón Gurú
Fin dalla sua apertura, il famoso cocktail bar nel barrio de las Letras ha regalato titoli e gioie al suo team fondatore, guidato dal famoso mixologist Diego Cabrera. Inserito nella lista dei 50 migliori bar del mondo, Salmón Gurú ha rinnovato il suo menu con 30 nuove creazioni, suddivise in sei fantasiose categorie, con nomi come Salmo Salar(nella foto) con Sip Smith gin, Konjac, succo di limone e soda al pompelmo. I nuovi intrugli fondono storie provenienti da India, Grecia, Egitto e Messico. A completare la teatralità, un insolito mix di ingredienti ricchi di fantasia in impossibili contenitori artigianali.
📍 Calle de Echegaray, 21 (Las Letras)
4. José Alfredo
Dalla sua posizione discreta a due passi dalla Gran Vía, a un’estremità di Plaza de la Luna, questo bar in stile americano ha consolidato il suo carisma grazie a un fitto calendario di concerti, a una clientela che comprende musicisti, artisti e giornalisti – molti dei quali amici personali dei proprietari – e, naturalmente, a un menu di creazioni all’altezza dei suoi illustri clienti.
Rivestito in pelle e legno, il bar dedicato alla leggendaria cantante ranchera (José Alfredo Jiménez) ha un lungo bancone dove opera la magia dei suoi mixologist, con fino a 20 combinazioni nel menu, con nomenclature come Frida & Trosky (vodka con limone, frutto della passione, mela e vino bianco) o Paloma (San Cosme con lime, pompelmo, soda, agave e rosmarino), oltre a un intero arsenale di cocktail classici, dove spiccano il Bloody Mary e il Dry Martini.
📍 Calle de Silva, 22 (Malasaña)
5. Bar Cock
Un secolo di vita notturna con i fiocchi a Madrid fa molta strada. Soprattutto se i fondatori si chiamano Emilio Saracho e Perico Chicote (un altro dei grandi cognomi della vita notturna madrilena). Dagli anni ’20, l’imponente ciminiera e i soffitti svettanti di questo tempio distopico dal sapore britannico hanno visto passare tutte le celebrità che, almeno una volta nella vita, hanno deciso che Madrid era la migliore città del mondo per assistere al più improbabile dei mattini.
Dominguín, Mihura, Almodóvar, Dalí, Audrey Hepburn, Ava Gardner, Frank Sinatra, Harrison Ford? Da allora, El Cock cura la sua leggendaria e internazionale clientela di intellettuali, politici, star del cinema e amanti dell’arte con un’equazione infallibile: un cocktail bar classico senza stridori, richiamato dai suoi impeccabili gin tonic e dalla canonica eleganza dei suoi camerieri.
📍 Calle de la Reina, 16 (Chueca)
6. Momus
Un teatro liquido e un’ode al dio mitologico greco (Momus) che rappresenta il sarcasmo: così si definiscono Alberto Fernández, Laura Perea ed Emilio Rodríguez.
Questo cocktail bar di Chueca è una sorta di alta cucina trasposta in mixology: il suo modus operandi consiste nel rivisitare e rifare i cocktail classici con tecniche più tipiche della cucina che del bar.
Un esempio? Il Martini espresso, preparato con melassa di lampone cotta a pressione per più di sei ore.
📍 Calle de San Bartolomé, 11 (Chueca)
7. Savas Cocktail Bar
A metà strada tra una taverna tradizionale e il più moderno cocktail bar, Savas è un punto d’incontro per gli edonisti e gli amanti del buon bere. Ci sono pochi cocktail bar a Lavapiés, Savas è uno di questi. Ci sono pochi cocktail bar con un prezzo così competitivo (tra gli 8 e i 9€), Savas è uno di questi. Per avere più onore: secondo la giornalista Ángeles Caballero, è il miglior bar di Madrid.
📍 Calle de la Sombrería, 3 (Lavapiés)
8. Bad Company 1920
Non vi piace l’epoca in cui siete nati? In questa vita c’è una soluzione per (quasi) tutto e Bad Company 1920 funziona come una Delorean. Tornate nel bel mezzo del Proibizionismo e date il benvenuto all’opportunità di conoscere gli speakeasy (tipo di attività clandestina nata a New York in cui si consumavano alcolici: all’esterno sembrava un locale non descritto e all’interno era un bar). Non per niente i cocktail arrivano in contenitori che seducono e invitano a pensare che siano qualsiasi cosa: il berretto di Peaky Blinders o il proiettile di Lancillotto ne sono un buon esempio.
Per entrare è necessaria una password. Suggerimento: la rinnovano ogni mese e la annunciano su Instagram.
📍 Calle de Miguel Moya, 8 (Malasaña)
9. Santamaría
Santamaría, aperto nel 2010 da Julio de la Torre, si distingue per la sua ospitalità. Anche la sua posizione rende unico questo cocktail bar nel quartiere di Malasaña, poiché si tratta di un ex bordello riconvertito. L’interno si distingue per il bancone in legno ricoperto di pelle, da cui vengono serviti i migliori gin tonic di Madrid. La sua offerta rivisita i cocktail classici, adattandoli al XXI secolo, e li completa con altri cocktail d’autore, tutti curati nei minimi dettagli. Ne è prova la cura con cui vengono trattati i blocchi di ghiaccio cristallino che vengono realizzati recuperando una tecnica del XIX secolo. Santamaría è conosciuta anche come La coctelería de al lado, grazie al ristorante La Tasquita de Enfrente, di cui è tappezzata.
📍 Calle Ballesta, 6 (Malsaña)
10. Cocktail bar Del Diego
Il creatore del Del Diego Cocktail Bar è nientemeno che Fernando del Diego, diventato barman di fama internazionale dopo aver imparato il mestiere come studente al Perico Chicote, il cocktail bar più famoso della Madrid del dopoguerra. Il bar del suo discepolo, aperto dal 1992, è attualmente gestito dai suoi due figli, David e Fernando. Ha uno dei menu più ampi, dove non mancano i classici, dal Dry Martini al White Russian. L’eleganza è il tratto distintivo di Del Diego, che trasporta nella Grande Mela newyorkese con i suoi cocktail e anche con i suoi locali, che hanno ricevuto diversi premi per l’interior design, come quello assegnato dal Comune di Madrid.
📍 Calle de la Reina, 12 (Chueca)
11. Mezcaloteca Corazón Agavero
Questa mezcaloteca incarna la tradizione della bevanda messicana. I suoi proprietari, Wilmer Yajamín e Felicia Covone, hanno portato questa passione dal loro Messico natale al cuore di Madrid. Ora portano in città le migliori marche di oltre 300 distillati messicani come mezcal, raicilla e charanda. Uno dei loro obiettivi è quello di bandire la tequila come bevanda da shottino, vestendola con cocktail per tutti i gusti. Il locale è il posto ideale per qualsiasi appassionato, in quanto offre esperienze per imparare a differenziare le diverse bevande. Il locale importa anche la cultura messicana nel suo menu, dove si possono assaggiare tutti i tipi di piatti tipici.
📍 Calle Humilladero, 28 (La Latina)
12. Bar di vetro
Il terzo miglior cocktail bar del mondo nel 2022 è stato il Bar Sips secondo la lista The World’s 50 Best Bars, fortunatamente non dovrete più andare a Barcellona per godervi questo bar eccezionale. Simone Caporale e Marc Álvarez, proprietari del cocktail bar, hanno aperto alla fine del 2022 uno spazio all’interno dell’Hotel Urban di Madrid con il nome di Glass by Sip. Ispirato agli anni Venti, questo nuovo punto di riferimento nella scena dei cocktail di Madrid serve alcuni classici con tocchi sperimentali, come il Negroni con ghiaccio che non si scioglie, e altri drink che potrete provare solo qui. Un altro esempio è il Primordial: whisky con porto e pera servito in un contenitore a forma di mani unite.
📍 Carrera de San Jerónimo, 34 (centro)
13. Biblioteca di Jack
Jack’s Library è uno speakeasy, quello che sembra una libreria con una luce sospettosamente fioca e calda, piena di piante e candele, è in realtà una delle ultime aperture di cocktail del 2022. Il suo fondatore, Murray MacDonald, uno scozzese che prepara cocktail a Madrid da dieci anni, gestisce anche l’adiacente cocktail bar di ispirazione africana Ficus.
📍 Calle Santo Tomé, 8 (Salesas)
Questo articolo è stato scritto congiuntamente da Sara Morillo e Alberto del Castillo ed Elena Francés.