Alberto de Luna condivide senza filtri la sua opinione sulle aziende gastronomiche di tutta la Spagna. La sua sincerità, con ammiratori e detrattori, lo ha portato a guadagnare più di 100.000 follower sui social network.
“Ritengo che si venga alla vita per giocare e cerco di non perdere le opportunità che mi si presentano”, ha spiegato nel suo ultimo post su Instagram, in cui ha anche annunciato l’apertura di Bakko, il suo primo ristorante. Il nuovo ristorante sarà situato al numero 9 di via López de Hoyos nel febbraio di quest’anno.
Alta cucina in uno spazio minimalista
Bakko, il cui nome fa riferimento al dio greco del vino (chiamato Bacco nella cultura romana) e alla parola giapponese bako (che significa “sorpresa”), sarà un impegno per la più autentica cucina giapponese, realizzata con prodotti nazionali di alta qualità.
Anche se il protagonista dello spazio sarà un bar “omakase”, ci sarà un’area tavoli informale. Il critico gastronomico ha rivelato alla rivista Esquire che tra gli antipastici sarannohand rolls, dim sum e katsu sando, oltre a un’accurata selezione di vini. De Luna intende offrire “fino a 200 referenze” di vini esclusivi a prezzi accessibili.
Il pranzo o la cena al Bakko partiranno da 90 euro a persona, un prezzo molto più basso di un menu al DiverXO, di proprietà di Dabiz Muñoz, tra gli altri ristoranti di alta cucina.
Lo spazio sarà arredato da Barrio Bohrer, uno studio di architettura e design minimalista che si è fatto conoscere a Madrid per le sue ristrutturazioni di alto livello. In questo progetto, che vuole rompere con la maestosità dei tradizionali ristoranti orientali, il rivestimento dei mobili con microcemento sarà la chiave per dare al ristorante un tocco moderno e informale.