La Comunità di Madrid ha solo quattro aree in cui la balneazione è consentita all’interno dei suoi bacini e fiumi. Alcune di queste spiagge sono molto conosciute, come la spiaggia della Virgen de la Nueva sul bacino di San Juan, che ogni anno rinnova la sua bandiera blu, ma una delle meno affollate è la spiaggia di Estremera.
Il Tago costeggia il sud di Madrid, attraversando città importanti come Aranjuez, ma ha una sola spiaggia per i bagnanti: Los Villares a Estremera. Si tratta di una zona balneare piuttosto che di una spiaggia vera e propria, perché non corrisponde esattamente all’immagine di una spiaggia costiera. È più accidentata e c’è anche la corrente del fiume da affrontare.
Ci sono alberi dove ci si può sdraiare all’ombra, ma nella stagione estiva tende a essere più affollata e si consiglia di portare un ombrellone. I cani sono ammessi, ma devono essere tenuti al guinzaglio. Per completare l’atmosfera della spiaggia, c’è un chiosco che di solito è aperto durante la stagione balneare.
Sebbene non sia sorvegliata in modo speciale, anche questa spiaggia dell’entroterra ha delle date in cui è consentita la balneazione. La stagione balneare ufficiale inizia il 15 maggio e dura fino al 15 settembre.
Cosa vedere a Estremera
Questo villaggio nel sud-est della Comunità, a 80 km dal centro, è attraversato dal fiume che crea una fertile pianura circondata dal verde che contrasta con i colori dorati del territorio. Negli anni ’50 è stata costruita una diga che ha formato il bacino idrico e ha cambiato il paesaggio con le colture irrigue.
Oltre a una nuotata a Los Villares, Estremera offre diversi punti di interesse perfetti per un weekend estivo. Il suo Municipio, che oggi ospita il Comune, risale al XVI secolo, anche se nel 1980 è stato ricostruito e solo la parte più importante è rimasta intatta: l’arcata di colonne rinascimentali che sorregge l’ingresso che si apre sulla Plaza Mayor.
Sono sopravvissute anche case padronali di diversi momenti di splendore della città. Come la casa Camacho, con facciata rinascimentale e balconi in ferro battuto, appartenuta ai duchi dell’Infantado e altre case padronali del XIX secolo.