Ora potete segnarlo in rosso sul calendario: la Batalla Naval de Vallekas 2025 ha una data e si svolgerà domenica 20 luglio prossimo. L’annuncio arriva dalla Cofradía Marinera de Vallekas, incaricata di organizzare la festa, attraverso una pubblicazione sul suo profilo Instagram.
Questo curioso e gioioso concorso porta ogni anno i vicini nelle strade del quartiere a bagnarsi per ore con tutti gli utensili che hanno a disposizione, dai secchi e bacinelle alle pistole ad acqua. Anche il cantante portoricano Ozuna ha partecipato (nell’edizione del 2022).
Ma ciò che rende questa festa diversa dalle altre è – oltre al tema – il fatto che non si tratta di un semplice evento ludico: in linea con il quartiere e con le persone che la ospitano, ogni anno la Batalla Naval ha un carattere marcatamente rivendicativo che la porta a bagnarsi per una causa sociale o di solidarietà, e il 2025 non farà eccezione.
Da dove viene la Batalla Naval de Vallekas?
La celebrazione di questa festa risale al secolo scorso: secondo la stessa Confraternita marinara di Vallekas, furono alcuni giovani a dare vita a questo scontro acquatico nel luglio del 1981, mentre si rinfrescavano con gli idranti del Bulevar.
L’anno successivo si tenne quella che è considerata la prima Batalla Naval – a cui parteciparono più di 3.000 persone – e che da allora è continuata ininterrottamente fino a oggi, anche in tempi di pandemia.
Per l’occasione, si installano decorazioni marinaresche nelle strade, si organizzano attività come le popolari paellas, si suona l’inno della festa e si realizzano magliette con un disegno diverso per ogni edizione – quella dell’anno scorso rendeva omaggio al Rayo Vallecano per il suo centenario.
Un Rayo centenario che torna in Europa 25 anni dopo
Il Rayo Vallecano è stato fonte di grande gioia in questi giorni nella Vallekas. Il pareggio contro l’RCD Mallorca del 24 maggio e quello dell’Osasuna contro il Deportivo Alavés hanno reso possibile l’utopia che stava già per realizzarsi: il Rayo giocherà in Europa nella stagione 2025/2026.
I tifosi e l’euforia hanno invaso il campo di uno stadio da cui avevano cercato di essere cacciati nello stesso anno in cui la squadra, i tifosi – e, a malapena, il consiglio di amministrazione – celebravano il loro primo centenario di vita. Tuttavia, i biancorossi hanno potuto vivere nel loro quartiere e con la loro gente questo momento storico, con il quale hanno messo la ciliegina sulla torta della stagione: il Santa Inés salperà per l’Europa che, come recitava uno striscione, li rivedrà 25 anni dopo.