Una delle prove più inequivocabili dei cambiamenti che le città subiscono nel tempo sono le mappe, una sorta di fotografia statica di un determinato tempo e luogo. Per molto tempo si è pensato che la mappa più antica di Madrid fosse quella di Pedro Teixeira del 1656, ma una precedente si è conservata fino ad oggi ed è visitabile gratuitamente presso il Museo de Historia de Madrid ( Calle de Fuencarral, 78).
Questo documento storico di inestimabile valore, intitolato La Villa de Madrid Corte de los Reyes Católicos de Espanna, risale al 1622 ed è firmato da Antonio Mancelli, un cartografo e illustratore italiano incaricato da Filippo IV. L’opera richiese otto anni di lavoro.
Nonostante la sua importanza – ad esempio, è la prima rappresentazione cartografica superstite della Plaza Mayor – sia l’opera di Mancelli in generale che questa pianta in particolare sono passate praticamente inosservate fino al XX secolo: secondo l’Instituto de Estudios Madrileños, era considerata “una stranezza eseguita in modo maldestro e irrealistico”.
Curiosità della più antica mappa di Madrid

Con il tempo, però, i contributi dell’italiano sono stati considerati in modo diverso: “È una preziosa testimonianza della storia della capitale. Ci mostra come erano le sue strade, le sue piazze e i suoi dintorni durante il primo terzo del Secolo d’Oro“, afferma il Comune di Madrid.
Un’altra condizione peculiare delle mappe è che, guardate e analizzate con attenzione, possono fornire informazioni interessanti al di là del mero aspetto urbanistico. Per esempio, la mappa di Mancelli mostra i Pozos de la Nieve, vicino alla rotonda di Bilbao, dove veniva immagazzinato il ghiaccio per la successiva vendita.

La mappa mostra anche gli ormai scomparsi lavatoi di Manzanares, su entrambe le sponde del fiume, che allo stesso tempo ci parlano di uno dei mestieri scomparsi svolti dalle donne dell’epoca: quello di lavandaie.
Un’altra delle tracce storiche che spiccano in questa mappa del 1922 sono le porte della città e le piazze di Cebada e Humilladero, che furono teatro di esecuzioni.
Mappe originali di Madrid

Oggi, con le possibilità offerte dalla tecnologia, è possibile produrre mappe non solo molto varie, ma anche interattive, per scoprire aspetti come la crescita urbana di una città con visualizzazioni accattivanti o dove trovare le ombre in estate.
La mappa di Teixeira di cui abbiamo parlato all’inizio, tra l’altro, è ancora considerata la più importante del XVII secolo e, grazie al National Geographic Institute, chiunque può consultarla e passeggiare per le stesse strade percorse da Cervantes attraverso questo link.
Orari di apertura del Museo di Storia di Madrid
- Da martedì a domenica: dalle 10 alle 20. In estate (dal 15 giugno al 15 settembre) è aperto fino alle 19.00. Le gallerie vengono liberate dieci minuti prima dell’orario di chiusura.
- Chiuso: lunedì, 1° e 6 gennaio, 1° maggio, 24, 25 e 31 dicembre.