Se le previsioni saranno rispettate, mancheranno pochi mesi all’apertura al pubblico del grande centro commerciale La Maquinilla a Colmenar Viejo. La sua apertura, vicino al centro commerciale El Ventanal de la Sierra, è prevista per il 2026 e ospiterà nei suoi oltre 16.500 metri quadrati di superficie sia outlet che “marchi di riferimento nazionali e internazionali”.
Nonostante da quando il Comune e la società Nhood hanno annunciato il progetto di questo nuovo parco commerciale – nel novembre dello scorso anno – sia stato sottolineato che più dell’85% dei locali sono già impegnati per questi marchi, non è stato rivelato quali saranno.
Ciò che è confermato, secondo le informazioni riportate sul sito web, è che ci sarà un Fitness Park. Non sarà l’unico nuovo centro commerciale di Madrid ad averne uno: anche Nasas Madrid, il futuro centro commerciale accanto al Metropolitano, avrà il suo.

Oltre ai negozi, i due piani de La Maquinilla avranno spazi dedicati al tempo libero, ai ristoranti e a servizi come il parcheggio.
I residenti locali lamentano altre carenze
L’apertura del centro commerciale è accompagnata da polemiche, e per i vicini della zona la notizia non ha la sfumatura celebrativa condivisa dal Comune e dalla società Nhood.
Nello stesso post di Instagram in cui è stato annunciato il progetto, ci sono ripetuti commenti che denunciano le carenze più urgenti nelle infrastrutture come i trasporti, le emergenze, il sostegno al commercio locale o le opzioni di svago per i giovani.
A questi commenti si aggiungono quelli relativi al fatto che il sito si troverà di fronte al macroimpianto di biogas che verrà costruito nella zona, dove sono presenti anche diverse scuole nelle vicinanze.
La polemica sul macroimpianto di biogas
Per incanalare la preoccupazione e l’opposizione al futuro macroimpianto, il quartiere si è unito sotto la piattaforma Stop Biogás Colmenar Viejo e Tres Cantos. Domenica scorsa, 26 ottobre, migliaia di persone sono scese nelle strade del comune per manifestare il loro rifiuto con slogan come “Sindaco bugiardo, il progetto è pericoloso”, “Non così grande e non così vicino” e “Gli odori non capiscono i colori”.
Tra gli effetti che preoccupano gli abitanti della zona ci sono le emissioni tossiche e i loro effetti sulla salute, il degrado dell’ambiente e la svalutazione delle loro case e aziende. Inoltre, sottolineano che la sua installazione si aggiungerebbe a quella dell’attuale discarica e denunciano il fatto che sta diventando “la discarica dell’area nord”.