L’Alta Corte di Giustizia di Madrid (TSJM) è d’accordo con il quartiere e non vede un “interesse pubblico” nella costruzione dei parcheggi del Bernabéu. È quanto si legge nella sentenza a cui Somos Madrid ha avuto accesso, in cui l’organo giudiziario fa leva su questo – tra gli altri motivi – per annullare per la seconda volta la gara d’appalto comunale con cui il Consiglio comunale della capitale ha assegnato al Real Madrid un contratto per la realizzazione del progetto nel 2023.
L’Asociación Vecinal de Perjudicados por el Bernabéu ha intentato – e vinto – una causa contro l’accordo del Consiglio direttivo che autorizzava l’appalto, e i tribunali si sono nuovamente pronunciati a favore dei vicini: la 30ª Camera amministrativa di Madrid ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Madrid e dal club di Florentino Pérez per impugnare la sentenza.
Il progetto in questione prevede la costruzione di due parcheggi sotterranei in Padre Damián e Paseo de la Castellana, di dimensioni paragonabili a quelle della stazione ferroviaria di Madrid Chamartín-Clara Campoamor. Secondo i membri dell’associazione, essi ospiterebbero “posti auto, un centro di distribuzione urbana per le merci dell’ultimo miglio e un parcheggio a 12 corsie per gli autobus”.
D’altro canto, gli interessati denunciano che la costruzione del tunnel “trasformerà Calle Padre Damián in una sola corsia per senso di marcia”, con ripercussioni sui fornitori dei negozi e sulla viabilità delle scuole a causa dell’impossibilità di parcheggiare. Inoltre, secondo il TSJM, non è stato dimostrato con dati oggettivi e affidabili che il tunnel risolverà il problema della congestione del traffico nella zona.
Una gara d’appalto con irregolarità
Un altro degli aspetti citati nella sentenza è che la gara d’appalto comunale presentava delle irregolarità, come il fatto che sono state apportate modifiche rilevanti allo studio di fattibilità economica e finanziaria senza che questo fosse reso pubblico, come invece è obbligatorio.
L’argomentazione contraria prosegue con considerazioni come il fatto che i parcheggi non sono compatibili con il Piano speciale per l’area circostante, approvato nel 2017 – consultabile a questo link.
Dopo questa seconda battuta d’arresto giudiziaria per il Comune della capitale e per il club Merengue , che sancisce che l’interesse del progetto è particolare, bisognerà attendere la decisione se ricorrere o meno alla Corte Suprema come ultima possibilità per andare avanti con i parcheggi.
Il nuovo Bernabéu, da stadio di calcio a “eventodromo”.

Da quando è stato ristrutturato, il Bernabéu è passato da stadio di calcio a eventodromo a tutti gli effetti, per ospitare concerti di massa come quello di Taylor Swift nel 2024 – con tanto di polemiche e multe -, congressi ed eventi sportivi vari.
Nel frattempo, il malcontento di chi vive nella zona si è cristallizzato nell’Asociación Vecinal de Perjudicados por el Bernabéu, che chiede “la collaborazione dei vicini nella lotta per la protezione del loro quartiere“.
Questa piattaforma denuncia le conseguenze del progetto, come i cambiamenti nell’uso dello stadio, l’aumento del numero di eventi all’anno, il degrado dell’ambiente e il rumore, tra gli altri.
I vicini del Metropolitano

A San Blas-Canillejas, il quartiere in cui si trova il Metropolitano, i vicini non descrivono una situazione molto diversa a seguito dei grandi concerti che vi si tengono, definendo il rumore “insopportabile”.
Il prossimo grande evento in questa struttura avrà luogo tra il 30 maggio e il 15 giugno 2026, quando Bad Bunny terrà 10 concerti in questo stadio nell’ambito del suo DeBÍ TiRAR MáS FOToS World Tour.