Prima ancora che esistesse il termine “audio digitale” e molto prima che Madrid fosse definita la capitale del podcasting in spagnolo, in quello che oggi è il quartiere di Las Letras c’era un altro tipo di scricchiolio: quello dei tronchi che venivano segati nella Serrería Belga (Segheria Belga). L’edificio che oggi ospita Estación Podcast, il più importante festival iberoamericano di creazione sonora, un secolo fa era una moderna fabbrica di legno proveniente direttamente dalle foreste del massiccio di Peñalara.
Tutto ebbe inizio nel 1840, quando un gruppo di imprenditori belgi decise di approfittare del disimpegno di Mendizábal. Fondarono la Sociedad Belga de Fincas Españolas, che acquistò 2054 ettari di pineta a Cabeza de Hierro, nella Sierra de Guadarrama, terreni allora appartenenti al monastero di Santa María de El Paular. Non solo vi si tagliava il legname: l’azienda applicava una gestione forestale pionieristica, abbattendo selettivamente senza disboscare la foresta.
Dalle pinete di El Paular (che sarebbero state chiamate Pinares de los Belgas) il legno viaggiava su carri fino a Madrid, dove l’azienda acquistò un terreno vicino alla Puerta de Atocha.
Una segheria storica trasformata in museo
Lì si insediarono la sede e un’officina che nel 1925 sarebbe diventata la Serrería Belga come la conosciamo oggi. L’architetto Manuel Álvarez Naya progettò un edificio industriale che oggi è una rarità nel cuore del centro città: una struttura in cemento armato, pilastri a vista, grandi finestre e quasi 4.000 metri quadrati di superficie. Oggi fa parte del “Paisaje de la Luz“, il patrimonio dell’UNESCO che comprende il Paseo del Prado e El Retiro.
Per decenni la Serrería Belga ha lavorato il legno proveniente da Rascafría e da altri punti intermedi come Villalba o La Cabrera. Chiusa negli anni Settanta, nel 2000 è passata al Comune, che ne ha commissionato la ristrutturazione a Langarita-Navarro. Nel 2013 divenne la sede di Medialab-Prado, fino al trasferimento al Matadero. Oggi, con il nome di Espacio Cultural Serrería Belga, vuole continuare a essere il cuore di qualcosa che, sotto la gestione di El Prado, era già molto vivo.
È anche uno spazio sonoro
Dal 21 al 24 maggio, questo luogo sarà l’epicentro di Estación Podcast, un festival che porta a Madrid le voci più riconoscibili (e ascoltate) del mondo iberoamericano. Le sue sale ospiteranno podcast come Hoy en El País, Un tema al día (di elDiario.es), Gente muerta di Maya Pixelskaya, Gastropolítica di Maxi Guerra, Mochila al pasado, Watif, Sabor a Queer, La mujer maravillosa, La sobremesa e Eternamente jóvenes. Non mancheranno umorismo, cultura, scienza, politica, cronaca nera e persino biciclette, grazie all’ossessione di Fred per il ciclismo.
L’ingresso è gratuito e basta scaricare gli inviti dal sito del festival, che si terrà anche presso l’Espacio CentroCentro. Il programma può essere consultato a questo link.