
Né un nuovo parco né miglioramenti sostanziali. Questa è la percezione che gli abitanti di Ciudad Lineal e Salamanca hanno del progetto Parque de Ventas del Comune di Madrid, che trasformerà entrambi i quartieri entro il 2027. Questo malcontento si è cristallizzato nel gennaio 2025 nella creazione di un luogo di incontro, la Plataforma de Afectados M-30, che cerca di far sì che il Comune si occupi degli interessi reali dei quartieri interessati.
La piattaforma è composta da organizzazioni sociali e di quartiere di entrambi i lati della M-30, insieme a Ecologisti in Azione e alla Piattaforma per il diritto alla città. Da mesi esprimono la loro opposizione al progetto di copertura della M-30 all’altezza del ponte Ventas, che hanno soprannominato “la lastra di Ventas”.
Ora hanno indetto una marcia di protesta contro un progetto che, a loro dire, incoraggia “l’attrattiva, l’impulso alla gentrificazione e l’uso turistico degli appartamenti che l’operazione comunale comporterà”, secondo le dichiarazioni pubblicate nel Gacetín de Madrid.
Cosa denunciano i vicini colpiti?
Tra i danni e gli impatti che la piattaforma denuncia in merito alla proposta del Comune di Madrid ci sono i seguenti:
- Costo esorbitante del progetto: supera del 20% il prezzo al metro quadro delle abitazioni di nuova costruzione nella città di Madrid.
- Su entrambi i lati della M-30 verranno abbattuti fino a 54 alberi, molti dei quali di grandi dimensioni.
- L’installazione di un auditorium all’aperto con una tribuna di 300 m² e chioschi, sottolineano, rende evidente la reale intenzione di trasformarlo in un’altra attrazione turistica.
- La copertura di questi 190 metri scarsi dell’intera M-30 non risolve né mitiga l’impatto dell’inquinamento e del rumore.
- Il progetto prevede di piantare 200 alberi in uno spessore medio del suolo di 1,25 m, insufficiente per far attecchire qualsiasi albero di una certa dimensione.
- Non raggiungendo il ponte di Ventas, il progetto non comporta alcun miglioramento sostanziale della connettività.
- Ciò che si investe per coprire la strada non viene investito in altre esigenze reali dei quartieri.
- Per due anni si aggiungerà all’attuale situazione carente l’impatto acustico, visivo e di inquinamento causato dal trasporto, dal montaggio e dalla movimentazione dell’opera.
Nel video che illustra questa sezione, che include un discorso esplicativo sul Parque de Ventas, gli interessati riassumono in una frase l’unico aspetto positivo di questo progetto per il quartiere: “È riuscito a riunire persone di La Elipa, persone di Salamanca e persone del nostro quartiere”.
Per il Comune si tratta di un “progetto di naturalizzazione”.
La posizione del Comune è che si tratta di un progetto di naturalizzazione che collegherà i quartieri di Madrid “dal punto di vista pedonale e paesaggistico, generando una città più equilibrata dal punto di vista territoriale”.
Non solo nel caso del Parque de Ventas, ma anche in quello del Paseo Verde del Suroeste – con una passeggiata naturalizzata che collegherà la Casa de Campo con la Puerta del Ángel e il Río di Madrid – e del Parque Castellana – per dotare l’estremità settentrionale dell’isolato madrileno di uno spazio più verde e connesso, pensato per i cittadini – secondo il Comune.
Altre battaglie di quartiere
In un’altra zona della città, i residenti di San Blas-Canillejas sono impegnati nella loro lotta contro i fastidi causati dai grandi concerti al Metropolitano, come l’alto livello di rumore, la folla e i problemi di mobilità.